SILVIA GULLINO. L’UTILIZZO DELLA POLITICA DI ARISTOTELE FRA I PENSATORI DELLA SERENISSIMA

 

Dalla metà del Quattrocento negli ambienti intellettuali di Venezia e fra i professori dell’Università di Padova si manifestò un rinnovato interesse nei confronti delle opere di Aristotele1. In conseguenza di ciò, dal 1472-1475, cominciarono a essere stampate a Padova le traduzioni latine dei trattati del filosofo e, tra il 1495 e il 1498, si ebbe la pubblicazione degli stessi in lingua originale. È forse meno noto che fra gli intellettuali veneziani questo in- teresse fosse emerso già in precedenza, per ragioni peculiari2. La lettura dei principali testi della letteratura politica veneziana per- mette infatti di intuire come, dalla metà del XIII secolo, Aristotele avesse rappresentato per Venezia qualcosa di più di una rispettabile auctoritas e come, in tale contesto, il suo pensiero politico avesse goduto di un notevole successo3. Come ha infatti notato recentemente Daniele Dibello, la pe- culiarità veneziana consisteva nel fatto che, a differenza di altre città – come Firenze, ove il coevo interesse per gli autori classici si inseriva nella ripresa dei cosiddetti studia humanitatis –, «in ambiente marciano […] l’Aristotele politico si era diffuso come  Continua a leggere l’ebook in Pdf