I principî della fenomenologia e la dialettica dell’assenza di presupposti
Sara Fumagalli I principî della fenomenologia e la dialettica dell’assenza di presupposti
1. Premessa: la dialettica dell’assenza dei presupposti
Iniziamo dal principio. Se è vero che in fenomenologia l’epoché ci pone davanti a una povertà
dell’inizio, è altrettanto plausibile che sia su questo terreno – il quale costituisce la base di tutta la filosofia husserliana – che si incontra la contraddizione. Sarà proprio grazie alla dialettica hegeliana che si potrà gettar luce su quanto di implicito e problematico ci sia nella riduzione trascendentale.1 Edmund Husserl ha voluto fondare un metodo rigoroso per esperire il mondo mettendo tra parentesi i nostri presupposti e preconcetti sullo stesso, arrivando all’esplicitarsi della cosa stessa grazie all’intuizione originariamente offerentesi alla coscienza.
Qual è il senso di questa complessa metodologia? L’obiettivo è sbarazzarsi di tutti i fondamenti acquisiti, di tutti i metodi per accedere all’originario. Procedendo logicamente ciò significa che il metodo fenomenologico non ha fondamenti e, di conseguenza, non è un metodo? Questa apparenza non può naturalmente essere.2 Abbiamo bisogno della filosofia hegeliana per dimostrarlo e portare all’evidenza tutte le implicite contraddizioni presenti nei principî fenomenologici e, nel medesimo tempo, risolverle. Non si tratta di un controsenso: portare alla luce le dicotomie interne ai concetti coincide col rendere giustizia alla loro effettività, in questo senso risolvere le contraddizioni non può voler dire altro che conviverci.
1 Analizzando il concetto di metodo in fenomenologia, Michele Gardini afferma: «La dialettica di Hegel … costruisce mediatamente il terreno stesso della mediazione» (M. Gardini, Filosofia dell’enunciazione. Studio su Martin Heidegger, Macerata, Quodlibet, 2005, p. 41).
2 Parafrasando il primo principio fenomenologico herbartiano secondo cui «[…] wie viel Schein, so viel Hindeutung aufs Seyn» (J.F. Herbart, Hauptpunkte der Metaphysik [1806], in Id., Sämtliche Werke. In chronologischer Reihenfolge, hrsg. von K. Kehrbach, Bd. 2, Langensalza, Hermann Beyer & Söhne, 1887, p. 187).
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Sara Fumagalli, Albert-Ludwigs-Universität Freiburg e Università degli Studi di Milano.
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