Dizionario di arte e letteratura

Dizionario di arte e letteratura. Teorie o Movimenti o Generi o Tecniche o Materiali di Gerardo Milani e Mario Pepe
Zanichelli, Bologna, 2002

di Francesco Fanelli

Il Dizionario di Arte e Letteratura, curato da Mario Pepe per il settore artistico e da Gerardo Milani per quello letterario, si iscrive nella tendenza oggi dominante in ambito semiotico a una interdisciplinarità non solo pragmatica, ma fondata su una teoria della semiosi nel senso ampio consacrato da Charles Morris in Foundations of the Theory of Signs, 1938 (vedi nel Dizionario s. v. "semiosi"). La novità di questa impresa lessicografica consiste infatti nella istituzione di una doppia serie di voci: da un lato concettuali, come "semiotica", "segno", "significato" (purtroppo manca sotto questa voce una trattazione de "Il significato nelle arti visive", cui si fa cenno soltanto s. v. "iconologia"), "simmetria", "sentimento", "verità-vero", ecc.; dall'altro storiche, come "umanesimo", "romanticismo", "simbolismo", "realismo" ecc., che si affacciano volta a volta o simultaneamente sui due domini - artistico e letterario - messi costantemente a confronto in un sistematico lavoro di integrazione, che non si trova nei lessici settoriali. Particolarmente rilevante per il progetto nel suo complesso è il tema oraziano dell'ut pictura poësis (Ars poetica, v. 361), colto nel suo divenire attraverso la ripresa umanistica (Leon Battista Alberti) e rinascimentale (Leonardo), fino alla rivoluzione tipografica dell'ultimo Mallarmé (Un coup de dés jamais ne abolira le hasard, 1897) che apre la strada a tutte le sperimentazioni delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie. Qui soprattutto, a proposito del rapporto tra poesia e pittura, sarebbe desiderabile una piú fitta trama di rimandi tra voci affini come "poesia visiva", "calligramma", ecc. (non senza il riferimento d'obbligo all'opera di Giovanni Pozzi, La parola dipinta, 1981, fondamentale su questo tema), e magari un'indagine di secondo livello sul rapporto tra arte e letteratura in campo narrativo (per esempio, in Senilità di Italo Svevo). Giusto rilievo viene dato però alla tesi opposta, sostenuta da Lessing nel Laocoon, della inconciliabilità teoretica di poesia e pittura. Questo problema si trova ricompreso in quello piú vasto della "sintesi delle arti" a partire dalla wagneriana Gesamtkunstwerk, incessantemente contestata lungo tutto il Novecento dall'estetica del "frammento". In questo ambito tematico è lemmatizzata la "musica", di cui sono messi in evidenza i molteplici rapporti che intrattiene nella modernità con la poesia e con le arti figurative, anche se non si arriva a cogliere il passaggio dal ritmo come fattore costruttivo del verso (nel senso della critica formalista di Jurij Tynjanov e di Osip Brik), trattato sotto le voci "metrica" e "ritmo", al tema piú proprio del Dizionario della corrispondenza tra pittura e poesia, secondo l'esigenza posta da Nietzsche ne La nascita della tragedia di comprendere "il processo per cui la musica si scarica in immagini". Sarebbe infine desiderabile che una seconda edizione - che noi ci auguriamo - di quest'opera, in cui le voci tecniche (pensiamo in particolare a quelle retoriche) si segnalano per perspicuità e chiarezza, fosse arricchita di nomenclature - come le tabelle qui fornite per la metrica classica o le funzioni narrative di Vladimir Propp - relative, per esempio, alle forme metriche romanze, alle diverse classificazioni filosofiche delle arti e dei generi (vedi l'Introduction à l'architexte di Gérard Genette), ecc. Manca nelle citazioni il riferimento alla pagina di un'edizione possibilmente in commercio: una bibliografia dei lavori citati, tratta dalle schede preparatorie, che potrebbe trovare posto o al termine di ogni voce, per facilitarne l'approfondimento, o in fondo al volume, conferirebbe a quest'opera, cosí meritoria e innovativa, un valore aggiunto non trascurabile, consentendo l'accesso alle sue fonti.
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